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Olivo 2/3 anni Fitocella H.160cm
DIAMETRO VASO: Fitocella
ALTEZZA ALLA FORNITURA: 160cm
ETA': 2/3 anni
MATURAZIONE': Tardiva
E’ originaria della zona del Vulture, fu introdotta in Puglia oltre 50 anni fa.
Di elevata vigoria, alquanto espanso il portamento, con chioma folta.
E’ autosterile.
Buona la resistenza al freddo e alla rogna.
Sembra inverce suscettibile agli attacchi di mosca e tignola.
L’elevata produttività, la dimensione dei frutti e il loro alto contenuto in olio, sono alcune delle caratteristiche che ne hanno favorito la diffusione negli ultimi 15 anni.
La maturazione tardiva e le difficoltà nel distacco del frutto, anche con i mezzi meccanici sono invece due fattori che attualmente ne stanno limitando la diffusione.
IMPORTANTE
Le piante coltivate in fitocella (come quelle da noi proposte) possono essere messe a dimora in qualsiasi periodo dell'anno in quanto possiedono radici già formate ed autonome.
La coltivazione dell’olivo (Olea europaea) e il suo inserimento all’interno del giardino devono partire dal presupposto che è meglio evitare esposizioni a est e nord, preferendo quelle lato sud e ovest, più calde e luminose, al riparo dalle correnti.
Per la messa a dimora dell’olivo è necessario, in autunno, lavorare bene il terreno, fino ad almeno 50 cm di profondità e concimarlo con letame, fosforo e potassio. Solo all’inizio della primavera si procederà all’impianto, dando all’alberello almeno 5×5 m di spazio intorno.
L’olivo è una pianta mediterranea che ha bisogno di molta luce e aria e deve mantenere molte foglie ben illuminate dal sole per produrre bene: le olive si formano su rami di un anno lunghi da 25 a 50 cm e la potatura sarà volta a eliminare progressivamente i rami più vecchi, per lasciare spazio ai nuovi.
Se non si è olivicoltori di professione, è meglio lasciar assumere alla pianta la forma spontanea, libera, senza interventi di potatura se non la spuntatura dei rami vecchi.
In genere l’irrigazione dell’olivo (preferibilmente a goccia) è importante soprattutto nei primi anni d’impianto e nel periodo estivo, per evitare malformazioni dei fiori e dei frutticini.
La concimazione dell’olivo in autunno e in primavera serve specialmente se la produzione è sempre scarsa: scegliete un prodotto che contenga, oltre a fosforo e potassio, anche microelementi come boro, magnesio e calcio.
Proteggiamoli al Nord
Il paesaggista Robero Malagoli fornisce indicazioni per evitare che l’olivo venga danneggiato dai climi rigidi settentrionali: «Il Nord Italia ha un clima continentale che prima o poi presenta picchi di bassa temperatura. Quando le previsioni meteorologiche indicano un considerevole abbassamento della temperatura, è necessario proteggere l’albero. Una fasciatura con ciuffi di paglia legati con della corda intorno al tronco andrà benissimo. L’importante è lasciare la protezione solo per il breve periodo rigido, e non da ottobre ad aprile, altrimenti l’olivo soffrirà. L’unico riparo che si può lasciare più a lungo è il telo di tessuto non tessuto. Da non dimenticare è una pacciamatura al piede della pianta».
Fonte testo: Ulivo, albero sacro, “Giardinaggio” 3/2009